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Il carnevale di Tivoli vanta origini rinascimentali, quando il Cardinale Ippolito II d’Este invitava i nobili amici del tempo a trascorrere il “periodo degli scherzi” nella sua sontuosa villa, situata al centro della città, dove si organizzavano feste mascherate, danzanti.

Le sfilate dei carri allegorici, sapientemente lavorati con cartapesta, iniziarono dopo l’unificazione d’Italia; prima di allora la manifestazione si svolgeva nel centro storico con gruppi mascherati che richiamavano certamente l’attenzione di tutte le città vicine per il folklore e la bellezza.

Dopo una prima interruzione dovuta alla Prima Guerra Mondiale, sotto il fascismo il carnevale visse un periodo di grande sviluppo poiché le sfilate erano corredate da maestose manifestazioni atletiche. Un’altra interruzione dei festeggiamenti avvenne con la Seconda Guerra Mondiale ma il carnevale riprese con grande vigore a partire dagli anni ‘50 con maggiore attenzione nei ’70, quando si costituì il Comitato Centrale per i festeggiamenti Tiburtini.

La tradizionale sfilata dei carri allegorici oggi si svolge tra le vie della città nel periodo compreso tra il 17 gennaio e il mercoledì “delle ceneri”. Oltre alle esibizioni folkloristiche, che rimandano al tradizionale suono del tamburello tiburtino, le sfilate dei carri comprendono balli in maschera, attività per bambini, musica, giochi, iniziative di aggregazione, mostre e altre attività di intrattenimento.

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